Pratiche Enasarco: tutto ciò che è utile sapere

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L’Enasarco è l’ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio. Venne creato nel 1938 e all’inizio fu un ente previdenziale. Nel 1996 venne reso fondazione, così come altri enti previdenziali.

Nonostante il suo essere un soggetto di diritto privato, però, l’Enasarco continua a esercitare una funzione molto importante dato che permette agli associati di provvedere a quella che è la loro previdenza integrativa a contribuzione obbligatoria.

 Sono, quindi, soggette a iscrizione a Enasarco diverse figure professionali. Nello specifico, lo sono gli agenti di commercio sia nella forma di lavoratori autonomi che nella forma di imprenditori.

Come detto si ha l’obbligo di iscrizione entro 30 giorni dalla sottoscrizione del mandato di agenzia. Non solo: gli agenti di commercio, tramite dei MAV, sono obbligati a versare ogni 3 mesi i loro contributi. In più si ha l’obbligo di pagare una quota per il cosiddetto FIRR che altro non è che l’equivalente del TFR.

Anche nel caso di Enasarco, come si può immaginare, si parla di contributi che vengono conteggiati e in seguito versati sulla base del calcolo di quelle che sono le cifre ottenute dal rapporto di collaborazione tra azienda mandante e agente di commercio.

Di solito è il mandante che si fa carico del versamento e l’agente di commercio ha l’obbligo di verificare la correttezza degli stessi.

Come si conteggiano i contributi Enasarco? In base a una specifica aliquota contributiva, considerando anche che ci sono dei limiti minimi e massimi entro i quali può essere applicata. Le aliquote cambiano di anno in anno e pertanto è importante essere sempre informati su quello che bisogna pagare a Enasarco sotto forma di contributi.

Il principale servizio di Enasarco è, comunque, la pensione integrativa di vecchiaia che l’agente di commercio riceverà e che, come si può immaginare, andrà a integrare quella INPS. Cosa è necessario? Avere almeno 20 anni di contributi e aver raggiunto la soglia di 65 anni di età per gli uomini o 63 anni per le donne.

Anche in questo caso, naturalmente, ci sono dei calcoli da fare per capire quanto spetterà a ciascun singolo agente di commercio in base ai contributi, anni di lavoro e così via.

Come iscriversi a Enarsarco e le pratiche da preparare

Tutto l’iter burocratico che è alla base dell’iscrizione all’Enarsarco può richiedere un po’ di tempo ed è per questo che il consiglio che si può dare è quello di affidarsi una agenzia specializzata per la gestione di pratiche e servizi per contratti Enasarco.

 Questo essenzialmente perché la posizione dell’agente di commercio deve essere preliminarmente valutata e si devono verificare le condizioni per l’iscrizione. Pertanto è preferibile contattare una delle agenzie in grado di facilitare tutto il percorso, così da non commettere errori.

Un aiuto per la gestione delle pratiche è apprezzabile anche quando si parla di FIRR. Nello specifico si parla del Fondo di indennità di risoluzione del rapporto che, come indicato in precedenza, sostituisce il più noto TFR dei dipendenti.

Si tratta, volendo semplificare il tutto, di quelle somme che vengono depositate e accantonate dalle aziende mandanti in nome e per conto dei propri agenti. Quando sarà possibile usufruire di queste somme? Nel momento in cui si ha la cessazione del mandato di agenzia, ossia quando l’agente smette di prestare il suo servizio presso quell’azienda mandante.

Ecco, quindi, che in quel momento sarà Enasarco a liquidare all’agente le cifre accumulate nel corso degli anni.

Ad oggi la richiesta è stata notevolmente snellita e digitalizzata, ma è sempre preferibile rivolgersi a degli intermediari così da velocizzare l’iter senza la paura di commettere errori di compilazione di un documento così importante.