Quando si parla della successione ereditaria, si fa riferimento a quello che avviene al momento del decesso di una persona. La morte del de cuius porta all’apertura della successione ereditaria, istituto per cui si permette che i diritti patrimoniali e non solo del deceduto vadano trasferiti ad altri soggetti che subentrano in detti diritti, sia per quanto riguarda le attività che per quanto riguarda le passività.
La successione ereditaria può essere:
- a titolo universale; in qual caso il successore prende il nome di erede
- a titolo particolare; sulla base di un legato; si subentra quindi in uno o più rapporto determinati.
La successione ereditaria può essere di diverso tipo.
- Successione testamentaria. Avviene nel momento in cui il deceduto abbia lasciato un testamento che contiene le proprie volontà circa la divisione di diritti patrimoniali.
Il testamento può essere olografo, o reso per atto di notaio. - Successione necessaria. Se il testamento viola i diritti di alcuni legittimari, cioè soggetti che devono succedere (come coniuge, discendenti e ascendenti) allora si apre la successione necessaria, cioè i soggetti che per legge hanno diritto ad una quota minima devono potervi accedere, anche se il testamento li ha esclusi dalla successione.
- Successione naturale. Se alla morte del soggetto non c’è alcun testamento, la successione ereditaria si apre comunque secondo un ordine preciso, disposto dalla legge.
La legge indica che alcuni soggetti, quelli più vicini dal punto di vista della parentela al deceduto, abbiano diritto alla successione naturale. In mancanza di ogni parente entro il sesto grado succede lo Stato.
Gli obblighi per gli eredi
La dichiarazione di successione deve essere presentata solo se l’eredità consista anche in beni immobili sul territorio italiano o diritti reali sui beni immobili stessi. Deve essere presentata entro un anno (12 mesi) dall’apertura della successione su apposito modulo (pena nullità) che può essere trovato negli uffici locali o sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
la firma deve essere in originale su tutte le copie se sono presenti copie.
Sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione (tutti, secondo la legge, questi soggetti; ma laddove una sola di esse la presenti le altre sono esonerate):
- eredi per legge o testamento, tranne quelli che hanno rinunziato alla successione ereditaria;
- legatari;
- rappresentati legali;
- coloro che sono immessi nel possesso dei beni;
- esecutori testamentari;
- curatori delle eredità giacenti;
- amministratori dell’eredità.
La dichiarazione di successione: contenuto
Nella dichiarazione di successione bisogna necessariamente indicare:
- la descrizione degli immobili ereditati;
- estremi del versamento delle imposte liquidate dagli eredi;
- dichiarazioni della legge se si vogliono applicare le imposte ipotecarie e catastali in misura fissa.
Inoltre alla dichiarazione di successione bisogna allegare il certificato di morte e stato di famiglia di defunti ed eredi, la copia del testamento (originale o autenticata dal notaio); il verbale autenticato o originale, se si rinuncia all’eredità; l’eventuale copia autentica di atto pubblico o scrittura privata per accordo delle parti per integrazione dei diritti di legittimità lesi; prospetto dell’autoliquidazione delle imposte, copia del versamento delle imposte.
Presentazione della dichiarazione di successione
Esistono dei termini da rispettare per la presentazione della dichiarazione di successione che è da presentare entro sei mesi a partire:
- dalla data in cui si ha avuto notizia della nomina, per i rappresentanti legali degli eredi/legatari o per gli esecutori testamentari o i curatori di eredità giacenti;
- dalla chiusura del fallimento;
- dalla data di immissione nel possesso dei beni;
- dalla scadenza dei termini per formare l’inventario se si ha accettata la successione ereditaria con beneficio di inventario.
Competente è l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate nella cui circoscrizione si trovava l’ultima residenza del defunto.
Quando viene presentata la dichiarazione viene consegnata dall’ufficio una ricevuta.
In caso di spedizione per posta fa fede il timbro fiscale.