L’imposta di bollo è il tributo che fa riferimento al codice 2501, scopri come si calcola l’importo dovuto, quali sono i termini di scadenza e come si compila correttamente il modello F24
Il codice tributo 2501 fa riferimento all’imposta di bollo dovuta su libri registri e fatture elettroniche. In generale i codici utili sono:
- 2501: relativo all’imposta di bollo
- 2502: relativo alla sanzione pecuniaria in caso non si rispetti la naturale scadenza
- 2503: relativo agli interessi
Per ciò che concerne le fatture cartacee, l’imposta di bollo può essere acquistata comodamente in tabaccheria ed essere successivamente apposta sul documento. IN caso di fatturazione elettronica, invece, l’imposta deve essere versata telematicamente tramite Entratel, Fiscotel oppure tramite il proprio commercialista.
Attenzione: l’imposta di bollo è dovuta solo ed esclusivamente per documenti superiori a 77.47 €. Se ad esempio il Sig. Rossi ha emesso 20 fatture di cui 10 inferiori alla suddetta cifra, dovrà compilare il modello F25 entro il 30 aprile con importo pari a 20 € (2×10), indicando il codice tributo 2501.
L’importo dovuto è così suddiviso:
- 16 € per la bollatura dei libri sociali e contabili
- 2 € relativi all’imposta di bollo sulle fatture elettroniche
Tale imposta è dovuta anche alle aziende che usufruiscono del regime forfettario, a patto che l’ammontare del documento sia superiore a 77.47 €
Si può pagare l’imposta dovuta entro 120 giorni dalla fine dell’esercizio (ossia il 30 aprile), attraverso il modello F24. Il pagamento deve essere effettuato in un’unica soluzione. Nel caso di registrazioni contabili informatiche, l’imposta deve essere pagata ogni 2500 registrazioni.
Ravvedimento
Come suddetto, la scadenza è prevista per il 30 aprile. I contribuenti che superano tale data possono comunque ricorrere al ravvedimento operoso pagando sanzione ed interessi seppur in percentuali agevolate.
In questo caso, è necessario compilare il modello F24 indicando i codici 2501, 2502 e 2503 (in ordine: per l’imposta di bollo, per la sanzione ed in ultimo per gli interessi maturati, che sono direttamente proporzionali al trascorrere del tempo dal momento della naturale scadenza al giorno dell’effettivo versamento.