I trituratori o macinatori industriali sono macchinari utilizzati in ambito industriale, per ridurre in dimensioni materiali di vario genere.
Questi dispositivi sono fondamentali all’interno di processi produttivi che richiedono la frammentazione, la macinazione o la riduzione di materiali solidi.
Vediamo quindi insieme nello specifico a cosa servono, quando sono necessari e perché alcune accortezze progettuali possono fare la differenza.
A cosa servono i macinatori industriali?
La funzione principale dei trituratori e macinatori industriali è quella di ridurre le dimensioni dei materiali grezzi, facilitando il loro trattamento successivo.
Possono essere utilizzati per materiali come plastica, metalli, legno, rifiuti, alimenti, minerali e altro.
I trituratori industriali vengono quindi pensati e progettati per gestire più efficacemente gli scarti di lavorazione, soprattutto se applicati al settore del converting.
In che settori industriali vengono usati i trituratori industriali?
Sono molte oggi le aziende che utilizzano i macinatori industriali, con l’obiettivo di ridurre il volume delle materie prime e/o degli scarti di lavorazione e facilitarne così il trasporto e la gestione.
L’industria del legno – ad esempio – può sfruttare trituratori industriali in ogni passaggio della filiera, così come anche le aziende che si occupano di smaltimento di rifiuti, le cartiere, le imprese del settore tissue e l’industria del vetro.
I vantaggi dei trituratori industriali per l’azienda
Il processo di “macinazione” si sviluppa attraverso una bocca di triturazione, da cui viene inserito il materiale da trattare, collegata a una vasca di caricamento.
Ciò che rende un trituratore industriale più o meno vantaggioso per l’azienda però è soprattutto la sua estrema versatilità, in aggiunta alla possibilità di posizionarlo in qualsiasi punto della catena produttiva o di trasformazione.
I migliori macinatori industriali possono triturare elementi di dimensioni variabili, a seconda delle specifiche necessità, offrendo quindi alle aziende una soluzione nel contempo pratica ed economica.
Purtroppo però, i trituratori industriali necessitano della presenza costante di un operatore, per il caricamento manuale degli scarti all’interno della macchina.
Ecco perché – come vedremo meglio tra poco – la possibilità di un caricamento automatico può fare la differenza, quando il ritmo produttivo è alto e le quantità elevate.
Macinatori industriali a caricamento automatico
Il processo di caricamento e triturazione automatico non necessita la presenza fissa di un operatore di linea.
Calibrando con attenzione la collocazione del macinatore industriale all’interno della linea di lavorazione, è infatti possibile progettare l’ingresso automatico del materiale sul nastro di caricamento del macinatore e da lì nella bocca di triturazione, in cui verrà sminuzzato.
A seconda del settore produttivo e delle sue necessità specifiche, sono quindi necessari design differenti e customizzati: non va bene qualunque produttore, la scelta deve ricadere in base alle specificità della macchina. I macinatori industriali a caricamento automatico progettati dall’azienda italiana Sorgato – ad esempio – sono specializzati sulle applicazione nel settore del converting.
Il controllo e la gestione dell’intero processo è quindi così autosufficiente e guidabile e monitorabile da remoto e anche l’avvio e l’arresto dei macinatori può essere completamente automatico, tramite l’utilizzo di segnali di linea e appositi sensori di prossimità.
Il meccanismo di funzionamento automatico evita – inoltre – anche intoppi e rallentamenti, causati dai classici intasamenti e colli di bottiglia, lungo il processo produttivo.
Tipologie di trituratori industriali
Data la loro estrema necessità di personalizzazione, esistono diverse tipologie di trituratori industriali.
Tra i più diffusi:
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- macinatori a martelli, che utilizzano una serie di martelli fissati a un albero rotante. Quando l’albero ruota, i martelli colpiscono il materiale, riducendolo in piccole particelle. Sono ampiamente utilizzati nell’industria alimentare, del riciclo e della lavorazione del legno per materiali come cereali, spezie, rifiuti organici e trucioli di legno.
- Macinatori a sfere, che sono costituiti da un cilindro rotante riempito di sfere (in acciaio, ceramica o altri materiali). Il materiale da macinare viene inserito nel cilindro e frantumato dalle sfere durante la rotazione. Vengono utilizzati principalmente nell’industria mineraria, cementizia e della ceramica per la macinazione di minerali, clinker di cemento e materie prime ceramiche.
- Macinatori a lame, che sono dotati di lame affilate che tagliano il materiale in piccoli pezzi. Possono avere configurazioni diverse, come lame fisse e rotanti. Vengono impiegati nell’industria della plastica, tessile e del riciclo per la riduzione delle dimensioni di polimeri, tessuti e materiali vari.
- Macinatori a rulli, che sfruttano due o più rulli rotanti in direzioni opposte, e che schiacciano il materiale tra di essi. Sono particolarmente adatti per materiali friabili o a grana fine, utilizzati nell’industria alimentare, della gomma e della chimica per materiali come cereali, gomma e prodotti chimici.
- Macinatori a dischi, che sono costituiti da due dischi, uno rotante e uno fisso. Il materiale viene alimentato al centro e si sposta verso l’esterno sotto l’azione della forza centrifuga, venendo frantumato dai dischi. Sono utilizzati per la macinazione fine di materiali come minerali, pigmenti, chimici e alimenti.
- Macinatori colloidali, che utilizzano una serie di superfici rotanti molto vicine tra loro (rotore e statore) per frantumare il materiale attraverso l’azione di taglio e attrito. Sono perfetti per la produzione di emulsioni e sospensioni in industrie come quella alimentare, farmaceutica e chimica.
- Macinatori a cilindri, simili ai macinatori a rulli, ma che utilizzano cilindri con superfici rigate o lisce per frantumare il materiale. Per lo più sono utilizzati nell’industria della carta, alimentare e chimica per materiali come cereali, zucchero e pasta di legno.
- Macinatori a jet d’aria, che utilizzano un flusso d’aria ad alta velocità per frantumare il materiale. Il materiale viene iniettato in una camera di macinazione dove viene frantumato dalle particelle ad alta velocità. In uso per materiali termicamente sensibili e per la produzione di polveri molto fini in settori come quello farmaceutico, cosmetico e delle batterie.
La scelta del miglior macinatore industriale dipende quindi dal settore applicativo, ma è altrettanto legato a parametri quali: risparmio energetico, funzionalità, praticità, versatilità e velocità d’impiego.