Pubblicato in data 8/9/2022 a cura della Redazione
La formazione attiva del personale ha subito enormi cambiamenti negli ultimi due decenni, passando da metodi più tradizionali a forme di insegnamento interattivo, con servizi on demand e fruibili su dispositivi mobili.
Ad oggi, con l’avvento sempre più prepotente della digital trasformation nel nostro paese, il campo della digital learning ha assunto un ruolo primario nel panorama dell’aggiornamento e la formazione dei dipendenti, rivelandosi certamente un metodo più efficace rispetto ai sistemi di formazione tradizionali.
Formazione dei dipendenti, in cosa consiste
Per formazione aziendale del personale si intende un percorso strutturato che abbia come fine quello di assicurare che ogni nuovo dipendente di un’azienda sia in grado di acquisire nuove e determinate competenze in ambiti specifici alla propria occupazione, o comunque in settori correlati.
Un passo fondamentale che segue una nuova assunzione, soprattutto per chi crede che la crescita di un’azienda sia strettamente correlata alle persone che vi lavorano, in quanto risorse utili e vero e proprio capitale umano.
In questo nuovo panorama mondiale, le attività che hanno lo scopo di potenziare le capacità dei vostri dipendenti professionisti fanno parte di un processo non può avvenire senza un ben preciso percorso strategico, che tenga conto di un certo tipo di organizzazione e soprattutto del loro coinvolgimento.
La digital transformation ci obbliga ad anticipare i tempi, operando così in modo proattivo. Secondo un sondaggio condotto da Deloitte su un campione di dipendenti aziendali, è emerso che il 90% degli intervistati ritiene che, per poter lavorare in modo efficace, sia fondamentale il poter aggiornare le proprie competenze almeno una volta all’anno.
Inoltre, secondo un’intervista condotta dall’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, solo nell’anno 2018 il 63% delle aziende intervistate ha attivato iniziative di formazione, il 58% ha dichiarato di aver aumentato gli investimenti a loro supporto, il 45 % quelli nei processi di employer branding e selezione.
Mentre il 52% ha fatto sapere di aver già introdotto delle app e strumenti di micro-learning, così da poter usufruire del materiale messo a disposizione in tempi rapidi e in contesti di fruizione variegati.
Cosa cambia con il digital learning
Questo cambiamento epocale, incentivato dalla pandemia e dal Covid-19, ha rafforzato ancora di più l’idea che le imprese per rimanere competitive debbano agire tempestivamente.
Bisogna aggiornare non solo i propri modelli di business, ma in primo luogo anche quelli formativi, facendo in modo che la formazione attiva dei propri dipendenti sia organizzata e finalizzata a fidelizzare e motivare le risorse. Solo così sarà possibile un re-skilling del personale, che deve essere pronto alle nuove sfide del mercato.
Il potenziamento delle capacità dei vostri dipendenti professionisti è un processo che deve essere in grado di stare al passo con i nuovi modelli formativi e di business. L’obiettivo è anche quello di rendere l’approccio formativo più fruibile e quindi capace di trasferire in modo efficace e veloce competenze tecniche e soft skill.
La digitalizzazione dei processi formativi consente appunto a tutti i lavoratori di prendere parte a corsi e lezioni online, permettendo così una modalità di fruizione più elastica, che possa tener conto della disponibilità oraria di ognuno e del proprio stile di apprendimento personale.
In questo modo tutti i limiti legati a una formazione più classica, come quelli temporali o logistici, saranno del tutto superati. Per far sì che la formazione dei propri dipendenti possa usufruire di tutti i vantaggi del digital learning bisognerà innanzitutto:
- digitalizzare tutti i contenuti a disposizione;
- favorire il coinvolgimento dei dipendenti, motivandoli e rendendoli emotivamente partecipi;
- fare in modo che tutto il materiale sia fruibile senza limiti di tempo o di luogo grazie a piattaforme eLearning
- prevedere delle piattaforme di knowledge management così da favorire un apprendimento di tipo collaborativo.
A che punto siamo
Ad oggi la formazione classica resta ancora la scelta prevalente. Nonostante questo, però, il 75% delle aziende italiane afferma che il digital learning sia comunque più rilevante.
Questo è di certo un grande cambio di prospettiva e soprattutto un’opportunità che, se colta, potrebbe donare alle imprese uno strumento in più per attrarre e mantenere i talenti del futuro.
Per far questo, bisogna ricordare ovviamente che un primo passo necessario per realizzare una vera trasformazione digitale è che tutti debbano essere in grado di interagire con le nuove piattaforme digitali e i nuovi tool. Un cambiamento che presuppone quindi l’inserimento di nuove figure professionali all’interno del proprio organico.
Se all’inizio di questa trasformazione in atto il problema per gli Hr era far fronte a dipendenti poco entusiasti verso il nuovo processo di digital learning, da ora quello a cui bisognerà pensare è come renderla coinvolgente e capace di soddisfare le esigenze e le aspettative dei dipendenti.
La cultura digitale, d’altronde, rappresenta un know how importantissimo per ogni realtà aziendale e un grande vantaggio rispetto ai competitor. A questo punto si tratta non solo di investire in dotazioni tecnologiche, quanto di intraprendere un percorso verso la modernizzazione e la crescita.
Se non si vuole ridurre il digital learning a una mera formazione su internet, per una corretta formazione e crescita del personale, bisognerà mettere in campo anche e soprattutto competenze altamente sviluppate.