L’informatica e il sempre più diffuso sviluppo di internet nelle case degli italiani e all’interno degli enti pubblici e delle imprese ha aperto a nuove opportunità e nuovi servizi riducendo sia i tempi di attesa sia i costi che non comprendono più lunghe ricerche manuali che riguardano più impiegati.
Nel particolare caso in cui si stanno avviando delle nuove trattative con un’attività commerciale o un’impresa, grazie all’entrata in vigore della legge del 1993 sul Registro delle Imprese, è nelle possibilità di ciascun cittadino richiedere alla camera di commercio competente tutte le informazioni necessarie prima di procedere con gli affari.
Se la visura camerale rappresenta il documento informativo nel quale sono contenuti tutti i dati principali dell’azienda con cui si vuole lavorare, è possibile richiedere un ulteriore documento per venire a conoscenza della situazione economica e finanziaria sia di una persona giuridica che di una persona fisica quali nello specifico presunte insolvenze di prestiti e assegni bancari o postali.
Le visure protesti sono esattamente quei documenti rilasciati dalla pubblica amministrazione che contengono tutte le informazioni necessarie per conoscere la situazione economica e finanziaria di una data impresa, prima ad esempio di concedergli un prestito o di iniziare dei rapporti commerciali che riguardano ingenti somme di denaro.
La ricerca protesti non è solamente utile per le aziende o per le persone che vogliono iniziare delle nuove relazioni commerciali con un altro soggetto, ma è anche la soluzione più semplice per come sapere se si è protestati.
Come ottenere una visura protesti o cancellarne uno
Per quanto riguarda le modalità di richiesta e di ottenimento, le visure e protesti non si differenziano in alcun modo, poiché per entrambi sarà necessario rivolgersi alla camera di commercio provinciale della persona giuridica o fisica che si vuole controllare o agli esperti del settore.
In particolare la verifica protesti permette di sapere innanzitutto se un’azienda o una persona è stata iscritta al registro dei protesti, iscrizione che dura 5 anni dal primo problema di pagamento con un creditore, e nello specifico di venire a conoscenza della tipologia del titolo quale assegno o cambiale, l’importo del titolo protestato, la data di levata e la causale del mancato pagamento dichiarata dall’impresa commerciale.
Nel caso in cui invece si è stati soggetti ad una denuncia di insolvenza e ci si vuole cancellare dalla banca dati protesti, successivamente al pagamento se si tratta di una cambiale si può richiedere la cancellazione tramite una richiesta formale alla camera di commercio competente nella propria provincia e rivolgersi al giudice di pace nel caso in cui venisse respinta, mentre per quanto riguarda gli assegni bancari e quelli postali, non è prevista l’immediata cancellazione del protesto ma si dovrà attendere un anno dal giorno del pagamento dell’insolvenza per essere riabilitati.
A disposizione dei cittadini e delle aziende, sempre se provvisti delle informazioni necessarie per richiedere una visura protesti quali la sede legale, la partita iva o il codice fiscale dell’impresa, vi è anche la visura monitoraggio protesti, tramite la quale è possibile rimanere sempre aggiornati su possibile nuove pubblicazioni di insolvenze sul registro informatico dei protesti fino ad un anno dalla data di richiesta del servizio.