Come si fa il verbale di riconsegna a termine del contratto? Cosa bisogna scrivere e che differenza c’è tra un locale arredato ed uno spoglio?
Nel momento in cui si firma un contratto di locazione di un immobile, l’inquilino ed il proprietario concordano diverse clausole: dall’importo della rata mensile alla durata del contratto, non tralasciando la somma richiesta per il deposito cauzionale iniziale. Tale cifra non può superare l’ammontare di tre mensilità e deve essere restituita a fine contratto, a patto che l’immobile non presenti danni provocati dall’inquilino.
Al momento della firma si compila anche il verbale di consegna del’immobile, documento al quale si fa generalmente poca attenzione ma, che risulta essere particolarmente utile ad evitare possibile disguidi futuri tra i contraenti. Si tratta di un vero e proprio verbale in cui si descrive lo stato dell’immobile. Ciò vale sia per le proprietà ammobiliate che quelle spoglie. In quest’ultimo caso è sufficiente indicare le condizioni in cui versa il pavimento, le pareti, gli infissi e gli elettrodomestici, se presenti.
È necessario farlo perché, nel momento in cui la proprietà sarà riconsegnata al proprietario, quest’ultimo redigerà il verbale di riconsegna dell’immobile locato, arredato o meno. A questo punto, se vi fossero delle discordanze con quello iniziale, potrebbero nascere delle divergenze tra le parti. Ad esempio il proprietario potrebbe contestare il peggiorato stato di una porta, a parte l’ordinaria usura del tempo.
Ecco quindi che, compilare il verbale con attenzione, ne vale degli interessi di tutti. Il proprietario, nei casi peggiori, potrebbe decidere non solo di trattenere il deposito cauzionale iniziale ma, chiedere all’inquilino anche un’ulteriore somma ad integrazione, nel caso i danni abbiano un valore stimato superiore.
Si consiglia, quindi, di essere il più attenti e precisi possibili nel redigere il verbale di consegna dell’appartamento, casa o negozio che sia. É necessario prestare anche ai minimi dettagli, come ad esempio una macchia di caffè sul divano o una macchia di muffa sulle pareti.
Chiaramente, è bene cercare di fare sempre anche una descrizione dettagliata dell’immobile, indicando il numero di stanze, la condizione dell’arredo (se presente) e se viene già fornito con acqua ed energia elettrica. Per facilitarne la compilazione potrebbe essere utile suddividerlo in capitoli, uno riguardante le pareti, uno i pavimenti, un altro il mobilio e via dicendo.
Lo stesso identico procedimento dovrà essere ripetuto al termine del contratto. In entrambi i casi, comunque, è bene annotare sempre e comunque le condizioni effettive, senza ingigantire gli aspetti negativi. Nel caso in cui siate l’inquilino che nella fase iniziale deve controfirmare il verbale di consegna e ritenete che le condizioni generali della proprietà siano state esagerate in positivo, sarebbe meglio non firmare e discutere con il proprietario circa una modifica del testo.
Lo stesso procedimento è necessario al momento del verbale di riconsegna dell’immobile locato se, il proprietario tende a descrivere nella maniera più negativa possibile le condizioni della proprietà, specialmente se arredato (ad esempio, se il divano in pelle gli risulta essere più sgualcito, fategli notare che a causa dell’usura dovuta al tempo, non è matematicamente possibile trovarlo nel medesimo stato iniziale).