Quando si acquista il biglietto del treno, può capitare di trovarsi in una situazione speciale per esempio a causa della cancellazione della corsa ferroviaria. In un caso simile, essendo la mancata fruizione del viaggio una responsabilità dell’azienda ferroviaria, si ha diritto ad una compensazione.
Ma il disagio può essere dovuto non solo alla cancellazione della corsa, ma anche a ritardi consistenti oppure a problemi durante il viaggio, come il mancato funzionamento dell’aria condizionata.
Quali sono quindi i diritti dei viaggiatori in casi simili? Non sempre è facile per i pendolari ed i viaggiatori sapere quali sono i loro precisi diritti e, di conseguenza, farli valere. Fortunatamente esistono strumenti che possono aiutare le persone a capire come ottenere il rimborso dei biglietti, come è possibile vedere su portali specializzati come www.disdette360.it che mette a disposizione dei propri utenti una sezione completamente dedicata a come ottenere rimborsi in caso di problemi durante il viaggio o cancellazione della tratta.
Vediamo nello specifico come funziona il rimborso nel caso dei viaggi con Trenitalia
In primis teniamo conto che dal 2015 non si può più ottenere il rimborso in denaro ma si ha diritto ad un indennizzo sul seguente viaggio.
Per quanto riguarda il rimborso per ritardo del treno, Trenitalia mette a disposizione degli utenti due tipologie di indennità: per i treni Frecce (quindi Frecciargento, Frecciarossa e Frecciabianca) il rimborso per il ritardo pari o superiore a 30 minuti e fino a 119 minuti è del 25% dell’interno biglietto.
Per tutti i treni, non solo le Frecce ma anche quelli classici, il rimborso sale al 50% del costo del biglietto se il ritardo è superiore a 119 minuti.
Infine, per tutti i treni senza differenza, il rimborso è sempre del 50% del prezzo del biglietto se è il ritardo è pari o superiore a 120 minuti.
Il rimborso è disponibile dopo tre giorni dal viaggio, e bisogna ricordare di comunicare, a bordo del treno in ritardo, il diritto ad ottenere il bonus.
Ma attenzione: tenete conto che, anche se il treno fosse in ritardo più di 30 minuti dell’orario stabilito, non si ha diritto al rimborso se quando si acquista il biglietto il treno è già in ritardo, se il ritardo è dovuto a eventi naturali o incidenti (pensiamo al suicidio sui binari), o a scioperi o lavori sulla tratta dei quali è stata data comunicazione. Infine non spetta alcun rimborso, anche in caso di ritardo, per biglietti di importo uguale o inferiore a 4 euro.
Se invece vi capita di viaggiare su un treno con aria condizionata rotta, sappiate che anche questo vi dà diritto al rimborso: si tratta di un bonus del 25% del prezzo del biglietto (quindi niente rimborso in denaro). Però per avere diritto al rimborso il personale a bordo del treno dovrà segnalare che l’aria condizionata non funziona, quindi bisogna farlo presente.
Come far valere il proprio diritto al rimborso? Si può richiedere il rimborso dopo 3 giorni dal giorno del viaggio sul sito di Trenitalia, al centro assistenza clienti, al Call Center di Trenitalia, alle biglietterie o seguendo l’apposito form online.
Quindi si può acquistare normalmente il biglietto dal sito di Trenitalia e poi richiedere l’indennizzo nella schermata in basso a sinistra.