Scegliere la levigatrice orbitale o quella a nastro? Consigli utili 

L’hobby della falegnameria, per passione o risparmio, interessa sempre più persone. Fatto sta che per fare bene un lavoro di falegnameria è necessario usare gli strumenti giusti, e sceglierli bene, che siano di alta qualità.

Ad esempio, uno degli strumenti di falegnameria più usati in assoluto è la levigatrice, che serve per ottenere delle superfici completamente levigate. Può essere usata per levigare i muri prima di dipingerli, per dare nuova vita ad un parquet, o ad un mobile vecchio, oppure anche per l’auto.

La levigatrice consente di ottenere una superficie non granulata, uniforme, senza schegge, sul legno ma anche sul metallo.

Sono davvero tanti i lavori che si possono fare con una levigatrice, e per questo motivo uno strumento del genere non dovrebbe mai mancare in casa dell’hobbista che si dedica al fai da te.

Ma quale levigatrice scegliere fra quella orbitale e quella a nastro? Come si sa non esiste un tipo unico di levigatrice, ma diverse che si adattano alle esigenze di lavori differenti, ad esempio alcuni di dettaglio o più grossolani.

La scelta della corretta levigatrice permette di optare per lo strumento giusto per garantire un lavoro a regola d’arte.

Ma quali sono i consigli per la scelta? Una levigatrice orbitale è più indicata di una a nastro? La risposta corretta è: dipende da cosa di deve fare. Ecco perché adesso vedremo quali sono gli usi tipici di questi due diversi prodotti, per orientarsi in una scelta consapevole.

 La levigatrice orbitale

La levigatrice orbitale è una levigatrice particolarmente leggera e facile da manovrare, non troppo rumorosa, leggera e delicata anche nel tocco il che rende praticamente impossibile anche per una persona con poca esperienza danneggiare il materiale.

Dotata di orbite che vibrano con azione circolare, o appunto orbitale, ha spesso una potenza fra 500 e 2mila Watt.

La levigatrice orbitale è indicata soprattutto se si devono effettuare lavori di levigatura del legno, per arrotondare degli spigoli, togliere strati di vernice. Non è comunque eccessivamente potente e quindi non è indicata per lavori impegnativi e gravosi.

Attenzione, quindi, alla scelta della potenza della levigatrice orbitale: si tratta comunque di uno strumento concepito per lavori minimali e non bisogna pensare di poterla usare versatilmente per impieghi troppo impegnativi, potrebbe essere pericoloso.

I punti di forza della levigatrice orbitale sono senza dubbio la versatilità e la leggerezza: può essere usata anche con una mano sola, e non danneggia i materiali. Va bene anche per effettuare delle levigature su materiali di pregio e senza eccessiva difficoltà. La maggioranza delle levigatrici orbitali funziona a filo ma esistono anche modelli a batteria: se volete saperne di più altre informazioni potete trovarle sul sito https://levigatrici.net/.

 La levigatrice a nastro

Diversa dalla levigatrice orbitale è il modello a nastro, che è indicata per lavori più pesanti e più impegnativi.

In genere, viene usata su materiali come metallo, vetro, muro, ma anche legno. Si tratta della soluzione ideale per lavorare non di dettaglio, ma su superfici ampie: ad esempio, pareti, porte, tavoli.

Da preferire la levigatrice a nastro se dovete effettuare una levigatura abbastanza aggressiva ad esempio togliere vecchi strati di ruggine, o di materiale ormai attecchito. Il motore è molto potente e la levigatrice a nastro è anche abbastanza pesante e richiede un po’ di manualità.

Si può scegliere il tipo di carta vetrata per i lavori con questa levigatrice, ottenendo diversi tagli di levigatura finale più o meno lisce.

I modelli di levigatrice a nastro in commercio sono tanti e di potenze diverse, quindi si può scegliere un modello più hobbisti o uno più professionale.

Insomma: la scelta fra la levigatrice orbitale e quella a nastro dipende dalla mole e difficoltà del lavoro, come abbiamo visto si rivolgono a pubblici diversi e di conseguenza difficilmente sono intercambiabili.