La cannabis o canapa è, probabilmente, la pianta più conosciuta al mondo o comunque quella di cui più si parla da qualche anno a questa parte. essa è infatti da moltissimo tempo al centro di vari studi scientifici e medici per cercare quelli che sono i vantaggi della cosiddetta erba legale, che sembrano essere molteplici.
Proprio per questo motivo, negli ultimi anni il commercio della marijuana legale si è sempre più diffuso, infatti è possibile acquistarla sia in shop fisici sparsi per le città sia su uno dei migliori shop online di erba legale tra quelli presenti sul web.
La cannabis è presente nella vita dell’uomo da migliaia di anni, si fa addirittura risalire la sua prima coltivazione in Asia centrale nel 5000 a.C., mentre si stima che in Italia crescesse spontaneamente presso il Lago Albano (vicino Roma) già circa 11.000 anni prima di Cristo. Per tutto questo tempo essa è stata utilizzata per gli scopi più disparati, dall’utilizzo delle fibre di canapa per fare tessuti all’uso terapeutico o ricreativo. La sua successiva demonizzazione socio-politica e morale ha portato per anni ad abbandonare queste abitudini, ma adesso sembra essere tornata nel suo periodo d’oro.
Nonostante la sua notorietà e il fatto che essa sia spesso sulla bocca di tutti, non in molti conoscono davvero tutto quello che c’è da sapere sull’erba legale. In questo articolo cercheremo di chiarire alcuni punti riguardo questa sostanza e di sfatare alcuni miti e pregiudizi.
Differenza tra canapa e marijuana
In realtà tra le due non c’è una reale differenza e la distinzione è stata compiuta arbitrariamente a partire dagli anni 30 in America, quando cominciò la vera e propria criminalizzazione della pianta. Tale differenziazione è però entrata a far parte dell’uso comune.
Oggi, dunque, con il termine canapa si intende la sostanza priva del principio attivo psicoattivo che è solitamente utilizzata per la produzione di alimenti, tessuti, corde, cosmetici, carburante bio, carta, e materiali innovativi e biologici per l’edilizia addirittura.
Marijuana sta invece ad indicare la varietà contenente THC, ovvero il principio attivo psicoattivo.
Differenze tra Cannabis Sativa, Cannabis Indica e Cannabis Ruderalis
A livello botanico queste tre diverse varietà fanno parte della medesima famiglia delle Cannabaceae, ma sono diverse tipologie genetiche della pianta e hanno diverse caratteristiche.
La Cannabis Sativa è originaria delle zone equatoriali ed è la più grande delle tre. È meno cespugliosa delle altre e anche più produttiva. Le sue foglie sottili e a sette punte sono le tipiche foglie che vengono rappresentate nelle illustrazioni. La Cannabis Sativa ha alte concentrazioni di THC e più basse concentrazioni di CBD, e a causa di ciò è fortemente stimolante a livello cerebrale ed è energizzante, infatti stimola la concentrazione e la creatività.
La Cannabis Indica è invece più cespugliosa e più piccola della precedente. Nasce nelle impervie zone subtropicali, dunque ha bisogno di meno luce solare rispetto alla sativa. Le foglie si presentano più spesse e tozze. La maggiore concentrazione di CBD le conferisce grandi capacità rilassanti a livello muscolare e mentale, infatti concilia anche il sonno.
La Cannabis Ruderalis cresce in climi più rigidi, come quelli della Russia e della Cina del nord. È autofiorente, dunque non dipende in nessun modo al fotoperiodo per fiorire, quindi può crescere anche senza essere particolarmente seguita. Essa però contiene concentrazioni di CBD e THC talmente basse da essere inefficaci in forma pura, dunque viene utilizzata in forme ibride insieme alla Ruderalis e alla Sativa.
Sostanze contenute nella Cannabis
In questa pianta sono contenuti tantissimi principi attivi, oltre 600 sostanze la compongono. Tra questi abbiamo oltre 200 terpeni, idrocarburi, acidi grassi, alcoli, flavonoidi, aldeidi e molte altre sostanze al di fuori dei 120 cannabinoidi, la cui distribuzione varia nelle varietà di Cannabis. Di solito solo tre o quattro cannabinoidi raggiungono concentrazioni superiori allo 0,1% in una pianta.
Il THC
Il THC è senza ombra di dubbio il più conosciuto dei principi attivi presenti nella Cannabis. Esso ha grosse capacità psicoattive ed esplica questa sua azione interagendo con i recettori CB1 e CB2. Molti studi scientifici hanno dimostrato la sua efficacia contro moltissimi disturbi come ad esempio, apnee notturne, glaucoma, aterosclerosi. le sue proprietà antiemetiche ne permettono l’utilizzo anche in pazienti sotto chemioterapia e affetti da AIDS.
Il CBD
Anche il CBD è un principio attivo contenuto nella Cannabis e molto famoso, al centro di numerosi studi negli ultimi tempi. esso ha doti terapeutiche anche maggiori del THC, infatti è non psicoattivo e più rilassante. Esso è utilizzato non solo per scopi terapeutici ma anche ricreativi, ed è anzi il principale costituente dell’erba legale. È inoltre utilizzato come potente antidolorifico, antipsicotico, contro l’epilessia in casi pediatrici o nei pazienti più giovani.
Assumere erba legale è salutare o no?
Il presupposto principale alla più o meno recente legalizzazione della Cannabis è proprio il fatto che molti preconcetti a riguardo sono stati smentiti, altrimenti questa non sarebbe stata addirittura raccomandata e prescritta dai medici.
Dunque, la risposta alla domanda è molto semplice: no, assumere erba non fa male se, ovviamente, viene fatto nella sua forma legale e commercializzata in shop autorizzati, o se si tratta di erba prescritta da un medico per scopi terapeutici cosa ormai ampiamente diffusa in Italia.
Questa può anzi aiutarci nella vita di tutti i giorni a ridurre l’ansia, il nervosismo o semplicemente a rilassarsi dopo una lunga giornata di lavoro particolarmente stressante. O può, addirittura, come abbiamo già visto, essere un’ottima risorsa contro malattie molto più gravi e nella terapia del dolore cronico e in quelle dei pazienti terminali.
In ogni caso, se si vogliono consultare fonti certe e più scientifiche ed essere sempre aggiornati sulle ricerche fatte in questo ambito, è bene consultare siti autorevoli su cui è facile reperire articoli dettagliati.
Ovviamente, come per tutte le cose, bisogna sempre tenere presente che il consumo di sostanze di questo tipo deve essere responsabile e mirato a scopi benefici, e non trasformrsi in scomodo vizio che vada ad intralciare le normali attività di tutti i giorni.