Come Funziona il Finanziamento Resto al Sud?

Come funziona il finanziamento Resto al Sud e chi può richiederlo?

Resto al Sud è un incentivo per giovani imprenditori che sostiene lo sviluppo di nuove attività nelle regioni del sud Italia.

In particolare ne possono beneficiare le attività imprenditoriali delle regioni:

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Molise
  • Puglia
  • Sardegna
  • Sicilia

Possono richiedere il finanziamento anche gli imprenditori o i liberi professionisti residenti nelle aree del Cratere sismico del centro Italia, ovvero Lazio, Marche e Umbria.

Ma quali sono i requisiti per usufruire delle agevolazioni?

Se vuoi sapere come ottenere i fondi per finanziare la tua attività, puoi leggere la guida completa di Resto al Sud su “Monetizzando.it” dove troverai informazioni anche sugli incentivi.

Resto al Sud Requisiti per Richiedere il Finanziamento

Resto al Sud è un progetto nato nel 2017 per supportare la crescita e lo sviluppo di nuove aziende nel mezzogiorno.

Nel 2021 attraverso il Decreto Bilancio sono stati ampliati i requisiti per richiedere il finanziamento, al fine di dare l’opportunità a più persone di rientrare nell’iniziativa.

Un’importante novità riguarda ad esempio l’età dei destinatari.

Se prima infatti ne potevano beneficiare solo i giovani imprenditori fino a 35 anni oggi viene data l’opportunità fino agli under 56.

Ma per richiedere il finanziamento bisogna soddisfare anche altri importanti criteri.

Come sapere se si può rientrare nel progetto Resto al Sud ed ottenere il i contributi economici per la propria impresa meridionale?

Secondo le regole di Resto al Sud possono richiedere le agevolazioni i residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nei comuni che rientrano nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) che hanno i seguenti requisiti:

  • Hanno meno di 56 anni (tranne per i comuni del cratere sismico del centro Italia con il 50% degli edifici inagibili, dove invece non ci sono limiti d’età)
  • Non risultano titolari di altre imprese fino alla data del 21/06/2017
  • Non hanno ricevuto altri incentivi per le attività imprenditoriali negli ultimi tre anni
  • Non hanno un impiego a tempo indeterminato
  • Liberi professionisti che nei 12 mesi antecedenti alla richiesta non hanno avuto partita IVA con codice Ateco per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta

Come Funziona Resto al Sud?

Ad oggi le agevolazioni concesse superano i 200 milioni.

Questi fondi sono stati utilizzati per finanziare oltre 7.000 iniziative e creare più di 27.000 posti di lavoro.

Resto al Sud è un progetto molto ambizioso che ha già aiutato la nascita e lo sviluppo di molte imprese.

Un incentivo all’avvio di nuove attività che eroga:

  • Il 50% a fondo perduto
  • il 50% con finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI

Il finanziamento può essere utilizzato per l’avvio di una nuova attività e può includere spese di ristrutturazione, acquisto di macchine o attrezzature, programmi informatici, materiali di consumo, pagamenti di personale, di utenze e canoni di locazione.

Come Presentare la Domanda Resto al Sud

Per richiedere il finanziamento bisogna presentare la domanda online sul sito di invitalia.it, dove si può anche scaricare la modulistica.

E’ necessario avere la firma digitale e un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) tramite cui vengono fatte tutte le comunicazioni.

Tutte le domande vengono sottoposte a valutazione entro 60 giorni dalla presentazione.

Non c’è alcuna scadenza per la presentazione della domanda né una graduatoria.

Invitalia verifica i requisiti e la fattibilità delle proposte, anche facendo eventuali colloqui con coloro che richiedono il finanziamento.

Chi ha dubbi o difficoltà a presentare la domanda può inoltre avvalersi di alcune figure professionali, come ad esempio un avvocato specializzato nelle domande Resto al Sud.