Al giorno d’oggi, aprire un’impresa di disinfestazione contro le zanzare è una scelta dettata principalmente da un mercato in crescita, spinto dalla crescente consapevolezza delle pubbliche amministrazione e della popolazione nei confronti dei rischi sanitari connessi alla presenza sempre più diffusa di questi insetti nelle abitazioni e negli spazi esterni, sia privati che pubblici.
Ma un mercato non ancora saturo non deve trarre in inganno, perché all’interno del settore delle disinfestazioni sempre più ditte offrono anche servizi specifici contro le zanzare, perciò è in aumento anche la competizione. Questo significa che se per aprire una ditta di disinfestazione anti zanzare basta avere tutte le carte in regola dal punto di vista amministrativo e burocratico (si tratta di un’attività critica e di interesse pubblico), per avere successo bisogna anche dimostrare di avere una marcia in più rispetto alla concorrenza.
Definizione di attività di disinfestazione
Ma procediamo per gradi. Se vogliamo aprire un’azienda di disinfestazione, il primo riferimento normativo è la Legge 25 Gennaio 1994, n. 82 (“Disciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione”) che spiega i requisiti e gli obblighi che riguardano lo svolgimento di questa attività, ma risulta importante soprattutto il Decreto 7 luglio 1997, n. 274 (“Regolamento di attuazione degli articoli 1 e 4 della legge 25 gennaio 1994, n. 82, per la disciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione”), che in particolare al punto c dell’articolo 1 (“Definizioni”) stabilisce che:
sono attività di disinfestazione quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a distruggere piccoli animali, in particolare artropodi, sia perché parassiti, vettori o riserve di agenti infettivi sia perché molesti e specie vegetali non desiderate. La disinfestazione può essere integrale se rivolta a tutte le specie infestanti ovvero mirata se rivolta a singola specie;
Requisiti per l’apertura
Per procedere all’iscrizione nel registro delle ditte o nell’albo provinciale delle imprese artigiane come impresa di disinfestazione bisogna possedere dei requisiti specifici. In particolare, la già citata LEGGE 25 gennaio 1994, n. 82 specifica che
Le imprese di pulizia possono richiedere l’iscrizione qualora nei confronti dei soggetti al comma 2:
a) non sia stata pronunciata sentenza penale definitiva di condanna o non siano in corso procedimenti penali nei quali sia già stata pronunciata sentenza di condanna per reati non colposi a pena detentiva superiore a due anni o sentenza di condanna per reati contro la fede pubblica o il patrimonio, o alla pena accessoria dell’interdizione dall’esercizio di una professione o di un’arte o dell’interdizione dagli uffici direttivi delle imprese, salvo che sia intervenuta la riabilitazione;
b) non sia stata svolta o non sia in corso procedura fallimentare, salvo che sia intervenuta la riabilitazione ai sensi degli articoli 142, 143 e 144 delle disposizioni approvate con regio decreto 16 marzo 1942, n. 267;
c) non siano state applicate misure di sicurezza o di prevenzione ai sensi delle leggi 27 dicembre 1956, n. 1423, 10 febbraio 1962, n. 57, 31 maggio 1965, n. 575, e 13 settembre 1982, n. 646, e successive modificazioni, o non siano in corso procedimenti penali per reati di stampo mafioso;
d) non sia stata pronunciata sentenza penale definitiva di condanna per il reato di cui all’articolo 513- bis del codice penale;
e) non siano state accertate contravvenzioni per violazioni di norme in materia di lavoro, di previdenza e di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, non conciliabili in via amministrativa.
Non mancano altri requisiti, altrettanto importanti, di natura tecnico-organizzativa ma anche economico-finanziaria.
Come prima cosa è necessario che l’impresa abbia un responsabile tecnico che possieda una formazione adeguata allo scopo, il che significa un diploma universitario o una laurea in materia tecnica pertinente, un attestato di qualifica professionale e l’assolvimento dell’obbligo scolastico con l’impegno in attività di questo tipo per almeno 3 anni.
Dopo aver costituito la società, che può avere la forma giuridica di impresa individuale, società per capitale o anche società cooperativa, gli step successivi dal punto di vista burocratico sono l’iscrizione al registro delle imprese, l’iscrizione della società e di tutti i dipendenti presso gli istituti dell’INAIL e dell’INPS, così che i dipendenti vengano garantiti sotto il profilo infortunistico e pensionistico. Va poi effettuata una “Segnalazione Certificata Inizio Attività” (SCIA), che permette di ricevere l’autorizzazione da parte del Comune in cui è presente la sede legale.
Nella sede legale (o nella sede operativa, se diversa) dovranno essere presenti:
- uno spazio interno destinato alle attività di segreteria, amministrazione e coordinamento,
- uno spazio esterno dove sia possibile parcheggiare tutti i mezzi utili per l’attività di disinfestazione
Allo stesso modo sarà ovviamente necessario anche uno spazio interno da usare come deposito per riporre e custodire gli strumenti e gli eventuali macchinari dedicati agli interventi di disinfestazione.
Sebbene non si tratti di un requisito legale, una presenza online, costituita da sito internet e profili social almeno sulle principali piattaforme è ormai da considerarsi, nell’attuale scenario, non solo un requisito a tutti gli effetti, ma anche primo sistema per farsi conoscere (come nuova attività) ed emergere nel settore. Del resto oggi i potenziali clienti cercano online tutto quello che gli serve, e quando cercano consigli sulla disinfestazione contro le zanzare finiscono per trovare guide come questa di Zerozanzare.it, nella quale la presenza di un sito internet chiaro e la gestione veloce delle richieste di contatto è considerata un elemento chiave nella scelta della ditta a cui affidarsi.
Infine, specializzarsi nel micro settore delle zanzare potrebbe aiutare a partire con una concorrenza ridotta, ma in questo caso tenete presente ai fini organizzativi che, se saprete muovervi bene, la maggior parte del lavoro “vero” la avrete nel periodo dell’anno che va da marzo a ottobre. Se riuscirete a ingranare nei primi tempi (leggete qui le 5 regole principali per aprire un’impresa di successo), in seguito potreste estendere i vostri servizi offrendo la disinfestazione anche verso altri insetti (vespe, formiche, termiti) o animali (topi).
Quanto costa aprire un’azienda di disinfestazione?
Infine ragioniamo sui costi. Purtroppo, alla luce dei tanti elementi presenti nell’equazione, è impossibile parlare di una cifra precisa. I costi dipendono soprattutto da quanti e quali fattori produttivi verranno impiegati per lo svolgimento dell’attività.
Ragionando in senso lato, possiamo fare un riassunto delle principali voci di costo:
- Burocrazia (iscrizione e certificazioni varie)
- Acquisto o affitto delle attrezzature specifiche per gli interventi
- Acquisto o affitto di veicoli adatti al trasporto delle attrezzature
- Acquisto dei dispositivi di protezione individuale previsti (tute, mascherine, etc)
- Assunzione del personale
- Assicurazione
- Promozione
Il che, grosso modo, ci porta ad un investimento iniziale non inferiore a 50 mila euro, ma che più verosimilmente si spingerà verso il doppio di questo valore.
Associazioni di settore
Infine, vale la pena menzionare le associazioni di categoria che si occupano di fornire servizi di supporto all’attività professionale dei loro associati, come ad esempio assistenza in materia sindacale e legale, e promuovono presso il settore pubblico e privato la consapevolezza sulla necessità e l’utilità offerte dai servizi di disinfestazione.
In Italia vi segnaliamo soprattutto queste due entità:
- AIDPI – Associazione Imprese Disinfestazione Professionali Italiana (www.aidpi.it)
- ANID – Associazione Nazionale delle Imprese di Disinfestazione (www.disinfestazione.org)
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