Il sistema dei codici tributo viene usato dall’Agenzia delle Entrate per permettere ai contribuenti di pagare i giusti tributi. Spesso però un tributo può essere collegato a più codici tributo differenti, che servono per assolvere diverse funzioni e diversi tipi di pagamento. Per evitare confusioni e rischiare di essere punti con qualche sanzione, in questo articolo vogliamo parlarvi del 1040.
Codice tributo 1040: cos’è?
Questo codice è collegato al pagamento dell’imposta Irpef, ovvero l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. Questa imposta viene applicata sui redditi di vario tipo come quelli di lavoro autonomo, lavoro dipendente, redditi di capitali, redditi fondiari, redditi diversi e redditi di impresa. Si tratta di un tipo di imposta progressiva che si paga dunque a scaglioni a seconda del reddito. Per ogni scaglione viene applicata un’aliquota differente che vanno da un minimo del 23% a un massimo del 43%. Per il pagamento dell’Irpef troviamo vari codici, il codice tributo 1040 a cosa si riferisce? Questo viene usato per le ritenute d’acconto che relative ai redditi di lavoro autonomo.
La ritenuta d’acconto colpisce tutti i liberi professionisti e chi svolge lavori in modo occasionale, senza superare però la cifra annua di 5000 euro e nel caso in cui non abbiano partita IVA. Il 1040 è il codice tributo che anche i lavoratori dipendenti devono usare, ma viene riportato direttamente sulla busta paga.
Per capire meglio cos’è la ritenuta d’acconto, basti pensare che si tratta a una somma che viene trattenuta rispetto a quanto ricevuto in pagamento dal cliente al lavoratore.
La ritenuta può essere di due tipo: a titolo di imposta o di acconto. Se è di acconto, la ritenuta sarà pari al 20% come acconto sulle tasse che verranno versate, e a cui verranno sottratte le ritenute di cliente e datore di lavoro. Per l’imposta, si pagherà invece un’aliquota pari al 20% senza dover effettuare ulteriori pagamenti.
Come compilare il modello F24
Per compilare il modulo bisogna prima di tutto inserire il codice tributo 1040 se si deve pagare la ritenuta d’acconto dell’Irpef. Dovrete poi inserire l’anno di imposta per cui intendente effettuare il pagamento alla voce “anno di riferimento”. Oltre al codice tributo 1040 dovrete inserire il mese di riferimento con una numerazione, come ad esempio lo 04.
Il modello F24 riporta poi la voce “importo a debito versati” dove dovete indicare l’importo a debito che può essere ad esempio “2.000,00”. Alla voce Totale A si indica la somma degli importi a debito che sono indicati nella Sezione Erario. Mentre alla voce Totale B si indica la somma degli importi a credito, che se non sono presenti non dovete compilare. Alla voce “Saldo (A-B)” si indica il saldo finale.
Non dovete compilare alcune voci come importi a credito compensati, codice ufficio e codice atto. L’originale ricevuta della ritenuta d’acconto va da al cliente, mentre la copia va consegnata al commercialista. Se avete ancora dubbi su come compilare il modello F24, vi consigliamo di rivolgervi a un professionista che possa fornirvi tutte le informazioni a riguardo.