Il Sistema informativo Territoriale è uno strumento molto importante per il Governo, in grado di prendere in analisi diversi dati importanti e suddivisi per ambiente. Ma vedremo di seguito per quali altri scopi potrebbe essere utilizzato.
Il SIT è un vero e proprio “strumento di comunicazione”, in quanto come accennato nel primo paragrafo, viene utilizzato dal Governo per estrapolare i dati più importanti di un determinato territorio, che attraverso le immagini satellitari, cartografie, ortofoto aeree e così via.
Quanto ai dati che vengono raccolti, essi si suddividono in:
- Socio-economici;
- Statistici;
- Catastali;
- Ambientali;
- Reti tecnologiche.
Ma quindi oltre ad avere a disposizione dati statistici, a cosa serve il Sistema informativo Territoriale? Essi vengono utilizzati per pianificare e gestire al meglio un determinato territorio. Dunque sviluppare una serie di attività al fine di poter garantire un luogo migliore in cui vivere.
Il SIT lavora in simbiosi con i sistemi informativi geografici, tecnicamente chiamati GIS. Si tratta di software informatici potenti, che aiutano a sviluppare una serie di processi gestionali e di pianificazione.
Gli stessi programmi informatici vengono utilizzati anche per realizzare piani di Protezione Civile, per pianificare le aeree urbanistiche oppure per realizzare cartografie tematiche.
SIT oppure GIS? Spieghiamo le differenze
Seppur spesso GIS e SIT vengono utilizzati come sinonimi, in verità vi è una netta differenza tra le due parole. Nel primo caso (come abbiamo già visto), i Sistemi Informativi Territorio hanno l’obiettivo di prendere determinati dati di un territorio per poter pianificare, analizzare e organizzare al meglio la strategia di sicurezza e tutela.
Con GIS invece, il cui acronimo significa Geographical Information System, si fa riferimento alla componente informatica che a sua volta è integrata nel sistema informativo. Dunque la parte più importante per estrapolare fisicamente tutte le informazioni di cui abbiamo parlato abbondantemente.
Il GIS non è un unico software informatico, bensì potrebbero esser utilizzati diversi programmi allo scopo di trasformare, acquisire, visualizzare, estrarre e memorizzare tutti i dati spaziali proveniente dal mondo reale.
Un esempio importante in cui la combinazione tra SIT e GIS è tornata utile, si è verificata nel monitoraggio dei disastri ambientali provocati dall’inquinamento e dall’eccesso di rifiuti di plastica sempre più numerosi in tutto il globo terrestre.
In questo modo ogni singolo comune o Regione di Italia, in base alla gravità di inquinamento del territorio di sua competenza, potrà adottare strategie e migliorie al fine di ridurre drasticamente l’impatto ambientale.
I provvedimenti presi grazie al Sistema Informativo territoriale
Proprio grazie all’importanza del Sistema Informativo territoriale, la Regione Puglia ha stilato un accordo con l’Agenzia territoriale della Regione Puglia (AGER) ed anche ANCI del territorio locale.
L’obiettivo dell’accordo è cooperare al fine di poter aumentare l’efficacia riguardo la gestione dei rifiuti di imballaggio, oltre che riuscire a potenziare lo sviluppo di tali sistemi più adeguati per poter tutelare l’ambiente e il futuro che ad oggi si prospetta poco roseo.
Così come funziona già con i sistemi SIT, l’agenzia CONAI farà in modo che il suo partner AGER, possa avere a disposizione tutti i dati riguardo la raccolta differenziata degli abitanti della regione e sua volta, tracciare qualsiasi rifiuto e segnalare eventuali incongruenze.
Occorre l’impegno di tutti, soprattutto di ogni comune italiano che riesce nel suo piccolo, ad incentivare la popolazione a tutelare l’ambiente e ridurre i danni più di quanti ce ne siano. Grazie al Sistema Informativo territoriale è possibile monitorare ogni dato che possa essere un segnale d’allarme.
Una raccolta differenziata valutabile come “efficiente”, è quella la cui gestione del riciclo viene gestita in modo impeccabile.