Bonus verde 2018: cos’è e come funziona

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Quando si parla di Bonus Verde, si fa riferimento ad un emendamento che, nella legge di Bilancio, ha stabilito i fondi necessari per stanziare quel bonus che consiste nella detrazione fiscale sulle opere del verde privato. Quindi balconi, giardini, terrazzi, aiuole: sono tanti i campi di lavoro ai quali si applica il c.d. Bonus Verde.

La Legge di Bilancio 2018, una manovra da 20 miliardi di euro, ha permesso l’entrata in vigore di diverse novità fra le quali anche il c.d. Bonus Verde.
Innanzitutto lo scopo di questo Bonus è quello di dare nuovo respiro alla possibilità di far vivere delle zone verdi che sono ‘lasciate andare’ e che sono soffocate nelle città.

Con questa disposizione si spera che sempre più persone siano incentivate a darsi da fare per ricostruire un piccolo pezzetto di verde, anche solo sul loro balcone, per dare più colore alla città e per creare più spazi di natura. Bisogna innanzitutto capire a chi si rivolge questa detrazione, e quando la si può utilizzare.

Innanzitutto il Bonus Verde si rivolge sia ai condomini che le ville, e riguarda tutte le attività di recupero del verde, allo scopo di contrastare l’inquinamento acustico ed anche di assorbire le polveri sottili e di ridurre le escursioni termiche, anche attività che hanno ad oggetto l’installazione di impianti di irrigazione e recupero del verde storico.

Misura che è principalmente pensata contro l’inquinamento ed anche per dare una nuova spinta al settore del florovivaismo, questo Bonus interessante funziona come tutte le altre detrazioni fiscali in vigore.
Quindi, per uno scopo che ha a che vedere sia col benessere pubblico che col decoro della città, con questo Bonus si vuole incentivare il recupero di aree verdi come giardini, aiuole e anche spazi privati. Per poter usufruire del Bonus dando nuova vita al proprio giardino o terrazzo è possibile acquistare online tramite siti specializzati come solo piante.

Il Bonus viene riconosciuto per le opere di sistemazione del verde, quindi anche balconi, giardini, terrazzi anche condominiali; per il recupero del verde storico, la fornitura di piante, di arbusti, la riqualificazione dei prati, i lavori per la trasformazione di aree incolte in prati (su questo attendere conferma).

Quanto si potrà detrarre in totale? Il Bonus Verde prevede una detrazione massima di 5mila euro, ogni persona può detrarre il 36% delle spese (che devono essere documentate come vedremo) relative ai lavori sul verde.

A partire dal 1 gennaio del 2018, tutti i cittadini che dovranno affrontare delle spese per la sistemazione del verde e per il recupero del verde nei giardini e aiuole storiche potranno recuperare la detrazione su dieci anni nella misura massima di 5mila e come 36% di detrazione fiscale. L’importo verrà diviso in dieci quote annuali di pari importo.

È fondamentale, ai fini di poter ottenere il Bonus Verde, che le spese siano tutte pagate con il cosiddetto bonifico parlante. Il bonifico parlante consiste nel bonifico che contiene l’indicazione della causale di pagamento, il nome e codice fiscale di chi paga e quello (o partita IVA) di colui che riceve il pagamento. Bisogna anche conservare ricevute e fatture relative alle spese sostenute per tutti gli ambiti di applicazione del Bonus Verde.

Si potranno includere nel bonus verde le spese per la sostituzione di una siepe vecchia, malata o morta, la spesa per rifornirsi di piante e di arbusti, quella sostenuta per rifare l’impianto di irrigazione del guardino, quelle per le grandi potature, le spese per i lavori e per trasformare zone incolte in piccole aiuole, prati o giardini anche se a riguardo di questo manca ancora la conferma ufficiale da parte del Governo.