Il web ha attraversato diverse fasi dai suoi arbori, soprattutto per quanto riguarda le interfacce: dai siti di una volta con grandi pulsanti rotanti in GIF e scritte in formato immagine, all’era di Adobe Flash (una volta Macromedia), fortunatamente finita ai giorni nostri. Come ci insegna l’evoluzione sopravvive ciò che meglio si adatta al cambiamento, o meglio sopravvive ciò che si rivela nel tempo essere più efficace. Ma qual è il concetto di efficacia in ambito web? Semplice, un sito web si definisce efficace quando raggiunge a pieno gli obiettivi per cui è stato progettato.
Nel corso della mia vita professionale – ci ricorda Alessandro Raimondo, titolare di un’agenzia specializzata nella realizzazione di siti internet a Brescia – ho avuto modo di analizzare il comportamento di migliaia di visitatori per cosa funzionasse e cosa no. Quello che è emerso è che le interfacce più semplici, con pochi chiari elementi, si rivelano più funzionali nel raggiungere gli obiettivi, siano essi la vendita in uno shop online o la richiesta di un preventivo in un sito aziendale.
Dall’ecommerce ai siti web aziendali, l’attenzione si sposta quindi sempre più sul contenuto, lasciando che l’interfaccia diventi un mezzo per valorizzare lo stesso: le regole del design non assumono più una connotazione puramente estetica, ma si mettono al servizio della funzionalità. Ecco che oggi ci ritroviamo con interfacce apparentemente povere, ma estremamente funzionali nel valorizzare i prodotti che mostrano o per valorizzare i contenuti testuali. Il superfluo lascia quindi spazio ad un’efficacia basata sull’essenziale, con siti internet che comunicano in modo più chiaro e garantiscono una migliore fruibilità delle informazioni.
Al centro di tutto, come trend emergente degli ultimi anni, c’è l’esperienza d’uso (UX o User Experience), che denota il focus verso un web più consapevole, ma soprattutto più umano: si parla di emozioni, ci si accorge maggiormente di quanto sia importante che le persone vivano esperienze positive, limitando gli aspetti negativi (pain points) quando entrano in contatto con un brand soprattutto attraverso il sito internet. Diventa quindi ancora fondamentale essere efficaci sotto ogni aspetto: la navigazione del sito, l’architettura dell’informazione, le funzionalità come la ricerca e, naturalmente i contenuti stessi e la loro chiarezza nel descrivere prodotti e servizi. Ogni singolo fattore del sito internet rappresenta un piccolo tassello verso una piacevole esperienza con il brand.
Quale sarà la direzione da prendere per la realizzazione di un sito web nel 2018? Va da sé che al centro di tutto dovrà esserci il pubblico, nella sua connotazione più umana: le persone. Niente soprannomi come target o utenti, semplicemente persone che devono trovare ciò che cercano nel miglior modo possibile. Il focus quindi andrà sulla semplicità, ma soprattutto sulla riduzione del superfluo, che ancora oggi è presente in gran parte sulla maggior parte dei siti in internet. Perché le persone, come ricordava in tempi non sospetti Steve Krug, uno dei più famosi esperti di usabilità al mondo, non vogliono e non devono pensare troppo.