Se volessi scegliere l’assetto societario più consigliato per lavorare nel settore immobiliare, allora è necessario fare delle dovute premesse. Come vorresti avviare la tua attività di compravendita di immobili?
Ne gestisci un po’ e vorresti ampliare l’offerta? Hai pochi immobili (o anche uno solo), ma vorresti esser in regola con la Legge? Vedremo di seguito qual è la soluzione che potrebbe fare al caso tuo.
Aprire una società immobiliare: qual è quella più indicata?
Se avessi intenzione di aprire una vera e propria società immobiliare, sappi che la tua impresa avrà la sola finalità di comprare e far andare a reddito le seguenti proprietà:
- Immobili da locare;
- Case, appartamenti e ville pronte ad esser rivendute al pubblico;
- Immobili da rivendere previa ristrutturazione;
- Terreni su cui investire e successivamente pensare alla rivendita.
L’asset societario quindi, è interamente dedicato alla gestione di un patrimonio di immobili. Dato il grande impegno, ti suggeriamo di intraprendere molteplici accordi con società finanziarie, che potrebbero durante la tua attività, darti un aiuto grazie alla affidabilità conquistata.
Ovviamente ci sono dei metodi per organizzarsi bene all’interno di una azienda: provate a capire quali sono i più efficaci per voi.
Le imprese bene assortite, sono imprese di successo: lo testimoniano ad esempio le moltitudini di accordi presi da numerosi istituti di credito grazie alla partnership con Carlo de Andreis Bessone e la sua agenzia immobiliare di Sanremo (Link diretto al sito). Quando le banche trovano un interlocutore affidabile tendono a rinnovargli la fiducia in maniera continuativa.
Quanto alla forma societaria, hai a disposizione due possibilità:
- Società di persone : s.s. società semplice – s.n.c. società in nome collettivo – s.a.s. ovvero società in accomandita semplice;
- Società di capitali: s.p.a. società per azioni – s.a.p.a. società in accomandita per azioni – s.r.l. società a responsabilità limitata.
La sostanziale differenza sta nel rischio di impresa e personale. Nelle società di persone infatti, qualora la tua società andasse in fallimento, non solo perderesti il capitale investito inizialmente, ma gli eventuali creditori potrebbero attaccare il tuo patrimonio personale, pignorandoti casa, moto, automobile o tutto ciò che è intestato a tuo nome.
Diverso è il caso del fallimento di una società di capitale. In questo caso gli eventuali creditori potranno aggredire soltanto il budget complessivo della società a cui partecipi. Quindi, ciò che potrebbe accadere nel peggiore dei casi, è perdere l’intero importo investito nella società di capitale.
Asset societario di una gestione immobiliare: cosa conviene fare?
È chiaro che i costi di gestione di una società immobiliare sono nettamente superiori rispetto alle tasse che pagheresti come privatista che vende o affitta occasionalmente i suoi immobili. Ciò che però non viene preso quasi ma in considerazione, il momento peggiore: quando non si è più in vita, cosa succede?
Nel momento in cui non si è più in vita, quel che succede agli immobili è palese: essi andranno inevitabilmente ai propri eredi. Quel che invece non si sa, è che l’imposta di successione prevede dei costi maggiori rispetto a quel che si pagherebbe per trasferire le quote di una SRL immobiliare ai successori stessi.
Lo stesso discorso varrebbe qualora i tuoi immobili venissero messi in affitto. Conviene a tal proposito, contattare un commercialista che sappia farti un quadro completo e mostrarti le differenze di tassazione sia come eventuale società, che come privato.
Al fine di non esser valutata dall’Agenzia delle Entrate come attività fittizia, assicurati che la tua società immobiliare sia imprenditorialmente operativa e che appunto non risulti inattiva.