Come un nuovo stile di vita può davvero cambiare il mondo nel segno della sostenibilità ambientale e delle energie rinnovabili.
Ci sono sempre più manifestazioni in tutto il mondo dove giovani di belle speranze alzano le loro voci per un futuro più sostenibile, incentivando la decarbonizzazione l’uso delle energie rinnovabili come eolico, solare, idroelettrico, geotermico.
A livello mondiale non esiste nazione che sia indipendente dall’energia di origine fossile (carbone, idrocarburi), anzi, le percentuali globali pendono ancora dalla parte dei combustibili fossili, soprattutto in alcune regioni del mondo.
Per fortuna c’è la consapevolezza che questo trend debba essere invertito, molti stati si stanno impegnando a ridurre le emissioni di CO2, ad esempio in Europa esiste il piano 2030 che mira a ridurre drasticamente le emissioni incentivando le rinnovabili.
Tornando ai ragazzi che protestano in piazza ci viene da riprende l’articolo de ilgiornale dove ci si chiede “…se le centinaia di migliaia di giovani che quest’oggi non sono andati a scuola sappiano almeno per cosa agitino cartelli, urlino frasi eco-friendly o si dipingano la faccia di verde“.
Ecco, forse il nodo centrale del problema è proprio questo, cioè che è più facile protestare che fare qualcosa di concreto.
Forse, prima di pretendere che dall’alto arrivi una soluzione ai nostri problemi (perché siamo noi che consumiamo energia, mica gli orsi polari) dovremmo imparare ad usare la bicicletta per andare al lavoro quando possibile, dovremmo comprare vestiti con chiare etichette eco sostenibili, sprecare meno energia in casa, e magari anche essere i primi ad investire in fonti rinnovabili come il micro eolico domestico o il solare termico e fotovoltaico.
Vediamo ora come funziona nel resto del mondo, cioè quanta energia rinnovabile viene oggi prodotta globalmente.
La produzione di energia nel mondo
Partiamo da un punto fermo: I dati del 2019 dicono che più del 60% dell’energia prodotta su base mondiale viene prodotta usando i combustibili fossili, il che significa che la strada da percorrere è ancora lunga, nonostante i proclami.
Tra le energie rinnovabili quella più utilizzata è quella idroelettrica, che rappresenta il 16% della produzione energetica, seguita poi da energia eolica e solare.
C’è da dire che molti investimenti sono stati fatti nell’ultimissimo periodo, soprattutto in paesi del nord Europa e Stati Uniti, con l’installazione di molti impianti eolici onshore e offshore.
Un capitolo a parte meriterebbe l’energia nucleare, forse il vero futuro dell’energia, sopratutto in previsione di raggiungere l’obiettivo della fusione nucleare al posto degli attuali reattori a fissione.
In Europa oltre il 70% dell’energia è prodotta dai reattori nucleari, il che sta significare che nonostante la politica di decarbonizzazione passi per le energie rinnovabili, la realtà è ancora ben diversa.
Negli Stati Uniti ha invece preso piede, non con poche polemiche, lo shale gas, che arriva a produrre il 25% del fabbisogno energetico del paese. Il fracking, la tecnica usata per trovare le sacche di gas e petrolio ed estrarle, ha infatti l’inconveniente di liberare gas metano che va ad inquinare falde acquifere ed aria.
In Cina, segnata recentemente da una profonda crisi energetica, il carbone rappresenta ancora buona parte della produzione di energia elettrica, senza dubbio più del 50% dell’energia viene prodotta attraverso centrali a carbone, con conseguenze climatiche disastrose.
Decarbonizzazione, sostenibilità ambientale e stile di vita.
La decarbonizzazione è semplicemente un processo che consiste nel rimuovere, o meglio ridurre, l’emissione di anidride carbonica (CO2) dall’ecosistema di un paese.
L’obiettivo mondiale è quello di raggiungere una decarbonizzazione pressochè totale entro il 2050 per riuscire a centrare gli obiettivi che il cambiamento climatico ci impone.
Possiamo immaginare come la decarbonizzazione possa essere ottenuta aumentando la produzione di energia rinnovabile e riducendo al contempo l’uso di combustibili fossili, ma una parte importante del processo prevede la cattura e stoccaggio del carbonio, da qui il nascere di nuovi impianti e la ricerca di siti adatti allo stoccaggio della CO2.
Però, ed esiste un però, l’attenzione mediatica che il problema climatico ha scatenato dovrebbe farci sorgere qualche domanda, sopratutto sul fatto che forse anche noi dovremmo cambiare le nostre abitudini.
Dobbiamo abituarci a comportamenti atti a consumare meno energia, non solo dentro le mura domestiche, ma come vero e proprio modus operandi in tutte le scelte che facciamo, dal fare la spesa a come ci muoviamo.
Anche in azienda dovremmo iniziare ad usare un comportamento diverso, un atteggiamento sostenibile anche se non paghiamo noi, perché la differenza la possiamo fare tutti insieme.
La gestione dell’energia nelle aziende non è solo affare di chi gestisce l’azienda, ma anche di chi ci lavora dentro, per cui non sprechiamo quando possiamo risparmiare energia elettrica.
Inoltre sarebbe buona cosa che molte aziende decidessero di avvalersi di una consulenza per valutare l’impatto ambientale dell’attività produttiva.
Qui di seguito vediamo alcuni consigli su come consumare meno energia in casa.
Come non sprecare energia in ambito domestico
L’abbiamo già detto, installare un impianto solare termico e fotovoltaico oppure un micro eolico domestico può sicuramente giovare alla causa comune e nel tempo anche all’economia domestica (al nostro portafogli insomma), ma anche certe abitudini possono fare la differenza.
Vediamo meglio alcuni piccoli comportamenti che ci possono aiutare a risparmiare in bolletta:
- Una delle prime cose da fare è sostituire le lampadine della nostra casa con quelle che assicurano un concreto risparmio energetico, cioè con lampadine fluorescenti o a led.
- Scollega la TV e altri dispositivi elettronici quando non sono in uso, se hai dispositivi che vanno in standby ma mantengono comunque un minimo consumo, perché non optare per spine o ciabatte intelligenti?
- Installa elettrodomestici con certificazione energetica il più eco friendly possibile, cioè a bassissimo consumo energetico.
- Preferisci il microonde al normale forno. Quelli moderni hanno funzioni di cottura che lo possono benissimo sostituire consumando molto meno.
- Assicurati di avere finestre o serramenti ad alta efficienza energetica ed un cappotto termico valido a mantenere fresco d’estate e caldo d’inverno.
- In bagno chiudi l’acqua ogni volta che non la usi, ad esempio ogni volta che ti lavi i denti.
- D’inverno non tenere il riscaldamento troppo alto. Inutile avere 25°C in casa e girare in maglietta per poi uscire e prendersi un accidenti.
Insomma, potremmo continuare all’infinito con questi consigli, ma siamo convinti che finché veramente non sarà necessario, finché veramente non ci toccherà da vicino, molte di queste abitudini faranno molta fatica ad entrare nelle nostre case.