Il lavoro intermittente si basa su un contratto in cui un lavoratore dichiara la sua disponibilità, di poter lavorare per un datore di lavoro ma in maniera flessibile. Come preannuncia la parola “intermittente”, fa riferimento a delle mansioni lavorative discontinue.
Il job on call è regolamentato dal contratto collettivo nazionale (ccnl) e fa rifermento al Decreto Legislativo del numero 276/2003 da articolo 33 – 40. Tale attività a chiamata, prevede due tipologie differenti di contrattualizzazione:
- Indennità di disponibilità: verrà corrisposta qualora il lavoratore abbia confermato la sua disponibilità a svolgere la mansione ad ogni chiamata da parte del datore di lavoro.
- Senza indennità di disponibilità: non vi è alcun obbligo di corrispondere alcuna somma di denaro, poiché il lavoratore non è vincolato a dare piena disponibilità alla prima chiamata utile del datore di lavoro.
Affinché si rispetti il contratto di lavoro intermittente, vi sono soggetti che possono farne parte e altri no. Ecco di seguito da chi potrà esser stipulato:
- Da qualsiasi lavoratore senza restrizioni;
- Qualsiasi impresa purché rispetti la normativa e la sicurezza sui luoghi di lavoro, che viene regolamentata dal Decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626.
Ne rimane esclusa da tale contratto di lavoro, la Pubblica Amministrazione, che deve attenersi alle tradizionali assunzioni.
Il lavoro job on call viene proposto nella maggior parte dei casi, dai datori di lavoro che necessitano di lavoratori in modo appunto, discontinuo. Ad esempio per coprire i turni del week–end, per un determinato periodo dell’anno in cui vi è maggior affluenza (vacanze estive, natalizie o pasquali) e così via.
Vengono inclusi nella categoria anche quei giovani disoccupati o pensionati, che vorrebbero svolgere saltuariamente una mansione in un determinato settore.
Il contratto collettivo nazionale per il lavoro intermittente, tutela i lavoratori come se fossero dei veri e propri dipendenti. Infatti, dopo aver stabilito la pro quota oraria, essa includerà il trattamento previdenziale e retributivo al pari, di un qualsiasi dipendente con tradizionale assunzione.
Anche il lavoratore deve sottostare alle regole del job on call. Ad esempio, se avesse vincolato la sua disponibilità per il lavoro, qualora fosse malato o ci fosse l’impossibilità di recarsi sul luogo di lavoro, dovrà informare tempestivamente il suo capo, conscio di non aver diritto all’indennità per quel periodo.
Il datore di lavoro, potrà decidere di sciogliere il vincolo contrattuale se il dipendente non fornisse un’assenza giustificata.