Viviamo in un’epoca straordinaria, dominata delle rivoluzioni tecnologiche, iniziate con la prima rivoluzione industriale e sfociate nell’incredibile innovazione tecnologica degli ultimi anni. L’emblema di queste innovazioni tecnologiche lo ritroviamo nel mondo delle fabbriche.
Negli ultimi decenni, infatti, il lavoro in fabbrica è cambiato radicalmente, lasciando sempre più spazio alle automazioni. Se un tempo la figura dell’operaio poteva venir considerata manovalanza poco qualificata, oggi questa figura, più che un semplice esecutore di compiti ripetitivi, è un professionista altamente qualificato nell’utilizzo di macchinari complessi.
I bracci robotici
Un esempio che rappresenta al meglio i processi appena descritti è il braccio robotico, detto anche robot collaborativo.
Introdotti negli ultimi dieci anni da aziende come Universal Robots, i bracci robotici hanno cambiato radicalmente l’architettura e la disposizione delle persone e delle macchine all’interno delle fabbriche che gli hanno adottati.
Grazie a questi dispositivi, infatti, viene a mancare la segregazione degli spazi, ovvero la separazione tra macchine e umani, tipica delle fabbriche moderne. Nel momento in cui viene introdotta questa innovazione, avviene una commistione tra i diversi luoghi di lavoro e una condivisione di spazi e aree tra uomini e macchine.
L’automazione tramite bracci robotici garantisce un aumento delle performance produttive. Operazioni come avvitatura, montaggio, incollaggio e verniciatura incrementano enormemente la loro produttività.
Il grande vantaggio derivante dall’utilizzo di questi macchinari, non è unicamente legato all’aumento della produttività, ma anche al risparmio di spazio.
I robot collaborativi, infatti, hanno ingombri talmente minimi che possono essere integrati in un qualsiasi impianto produttivo, senza dover per forza modificare l’architettura dello stabilimento.
Il caso Boog
Una volta che vi abbiamo elencato i grandi vantaggi dell’utilizzo dei bracci meccanici, non ci resta che proporvi un esempio pratico. Vi vogliamo parlare del caso BOOG Machining Company.
L’azienda in questione è specializzata nella produzione di piccoli componenti lavorati con tornio e fresa.
L’azienda si è risvolta a Universal Robots per aumentare la produttività dei suoi impianti, tramite macchinari che potessero automatizzare la produzione e che potessero essere programmati con facilità e velocità dai propri dipendenti.
Il secondo obiettivo, ma non per importanza, era quello di prevenire e ridurre i problemi di salute degli operai legati alla produzione manuale.
Per raggiungere i suoi obiettivi, Boog ha selezionato un robot collaborativo UR5, che si caratterizza proprio per la sua abilità nel maneggiare componenti di piccole dimensioni, perfetto quindi per lo scopo.
Grazie all’implementazione del robot collaborativo UR5, ad oggi, Boog utilizza un solo dipendente, che carica e scarica il macchinario ogni tre ore. Prima di questa innovazione, lo stesso dipendente era costretto a monitorare costantemente il macchinario.
L’introduzione del braccio ha garantito un aumento della produttività, ha liberato risorse preziose per l’azienda e ha ridotto drasticamente gli infortuni sul lavoro del personale, riducendo il numero di ore a contatto con componenti affilati degli operai.
Per quanto riguarda, infine, la formazione degli operai, non è stato complicato istruire gli addetti all’utilizzo del braccio robotico. In una sola mezza giornata di formazione, infatti, tutti gli operati sono stati in grado di utilizzare il software del robot UR5.