Il curriculum vitae è un documento importantissimo per tutti coloro che sono alla ricerca di un lavoro ma anche per chi desidera cambiare occupazione e puntare finalmente più in alto o dedicarsi al ramo che più gli piace e con cui si trova maggiormente a proprio agio.
Scrivere un curriculum vitae perfetto e in grado di attirare l’attenzione del datore di lavoro non è un’operazione molto semplice. Ci vuole metodo, tecnica e ovviamente bisogna sapere scrivere in un italiano corretto e fluente in modo tale che una volta letto, tutto sia chiaro e non sorgano punti di domanda o incomprensioni.
Questo passaggio bisogna tenerlo in considerazione perché spesso al curriculum vitae bisogna allegare una lettera di presentazione che sia in grado di riassumere in poche righe le motivazioni, le caratteristiche e le attitudini del candidato. Di conseguenza come si redige un curriculum vitae ideale per farsi assumere? Oltre a ciò, come poter migliorare il proprio documento in vista degli annunci di lavoro in maniera tale che sia il più pertinente possibile?
Innanzitutto, il curriculum vitae deve essere il più possibile personalizzato, ovvero deve rispecchiare al 100% il proprietario del documento. Infatti, i cv che più rimangono in mente ai datori di lavoro sono quelli che raccontano una storia, spiegando nei particolari il proprio percorso lavorativo, in che cosa il candidato si potrebbe distinguere da tutti gli altri, quali caratteristiche presenta, per quale ruolo si sente più portato e perché. Esistono ad esempio siti che ti permettono di creare un CV Europeo.
Se si sta scrivendo il curriculum vitae in base ad un chiaro e preciso annuncio di lavoro, è consigliato prendere come punto di partenza l’annuncio stesso e da li mettere in evidenza nel proprio documento personale quanto la singola persona è attinente al ruolo cercato. In altre parole, tutto deve essere in sintonia senza discostarsi troppo dalla figura professionale richiesta. È molto importante a tal proposito descrivere il più possibile quali strumenti o macchinari si è in grado di utilizzare oppure se si dispone di un attestato, un corso o un riconoscimento che certifichi che si dispone di una conoscenza sufficiente o approfondita di strumenti operativi.
Dopodiché è utile che il curriculum vitae sia ordinato e che le informazioni più importanti per il datore di lavoro saltino subito nell’occhio. Questo significa semplicemente che è opportuno utilizzare degli elenchi puntati e numerari e il grassetto per evidenziare le parti più importanti e i punti chiave. In questo modo il documento risulterà facilmente leggibile e non sarà troppo pesante la lettura.
Oltre a ciò, le prime informazioni che bisogna mettere sono i dati personali. Questi sono importantissimi nel caso che il recruiter voglia mettersi in contatto con il candidato. I dati devono sempre essere aggiornati e bisogna porre particolare attenzione a scrivere il numero di telefono e la propria mail personale corretta. Rientra nei dati personali anche la foto. Questa permette al datore di farsi un’idea sulla persona; proprio per tale motivo la fotografia deve essere assolutamente professionale con uno sfondo neutro e un abbigliamento consono al documento.
Un’altra caratteristica per avere un curriculum vitae efficace e in linea con una prospettiva di assunzione è che questo sia il più possibile ricco di dettagli ed esperienze fatte fino a quel momento. Tuttavia, bisogna tenere in considerazione che se si sta redigendo un cv su una base di un annuncio specifico di lavoro, allora è necessario sottolineare solamente i fatti più rilevanti e le esperienze più attinenti alla posizione desiderata, tralasciando altri dettagli che non sarebbero di alcuna importanza al datore di lavoro. Infatti, anche se non esistono delle regole precise e corrette riguardanti la lunghezza del curriculum vitae, è preferibile che questo non sia troppo lungo. Due, massimo tre pagine sono più che sufficienti per il datore di lavoro per capire se il candidato potrebbe interessargli oppure no.
Come descritto precedentemente, il fattore più importante è personalizzare il documento e per questo motivo, deve esserci una parte al fondo del documento che elenchi gli hobby, gli interessi o le attività di volontariato ed eventuali esperienze attinenti all’annuncio di lavoro. Tutte queste possono essere fondamentali per aiutare il recruiter a scegliere. Ovviamente in tutto ciò non bisogna mai perdere di vista il focus dell’argomento, ovvero per quale posizione lavorativa ci si candida. Se si hanno degli interessi e degli svaghi che non sono riconducibili alla posizione di lavoro allora è meglio non inserirli.
Infine, un’aspetto da non sottovalutare è quello dell’onestà. Non è consigliabile inventarsi qualifiche, diplomi o corsi non svolti così come è meglio non esplicitare di avere competenze superiori a quelle che si possiedono. Un esempio molto chiaro è quello relativo alle lingue: se si conosce l’inglese a livello base non è consigliato scrivere nel documento di sapere la lingua scritta e parlata fluentemente e a livello avanzato perché poi un un secondo momento il datore di lavoro potrebbe richiedere un test per accertarsi del vero.
Per concludere, il curriculum migliore per farsi assumere è un documento onesto che rispecchi al massimo il candidato di lavoro. Non bisogna esagerare nel mettere le informazioni e le esperienze, meglio elencarne meno ma attinenti alla posizione che si desidera ricoprire. Un ruolo importante, oltre le precedenti esperienze lavorative lo giocano le capacità e competenze a cui bisogna dedicare buona parte del documento elencando le competenze linguistiche, relazionali, informatiche e relativi corsi svolti.