In tempi di reddito di cittadinanza e navigator, può essere utile scoprire quali sono le strategie più adatte a trovare lavoro nel 2019: con l’aiuto dei selezionatori di AppLavoro.it che ringraziamo per essersi resi disponibili, scopriamo su quali punti è bene concentrarsi per raggiungere tale obiettivo.
La formazione
Naturalmente, il punto di partenza da cui non si può prescindere è quello di una formazione adeguata e orientata alle richieste del mercato del lavoro. Non si tratta solo di avere nel curriculum una laurea, ma di impreziosire e valorizzare questo titolo di studio con master o corsi specifici per l’ambito professionale in cui ci si vuole inserire. La specializzazione è il segreto per avere successo nel mondo del lavoro, ma l’importante è seguire le proprie passioni e assecondare le proprie inclinazioni. I corsi proposti dalle agenzie per il lavoro ai disoccupati sono un’opportunità da cogliere al volo se si è inattivi, ma anche se si è già impegnati in un’azienda vale la pena di ritagliarsi del tempo per ampliare la propria preparazione: un corso di pasticceria o di lingua cinese, ma anche un master in management aziendale, e così via.
Il curriculum online
Soprattutto se si è intenzionati a lavorare in multinazionali o in aziende di grandi dimensioni, è bene tener presente che la somministrazione del curriculum deve avvenire online. Per evitare che esso venga cestinato, è bene focalizzarsi sulle informazioni realmente utili e in linea con le esigenze dell’impresa a cui ci si rivolge. Proprio per questo motivo non ha senso redigere un cv standard che poi sarà inviato a società diverse: meglio personalizzare ogni documento e riscriverlo su misura, coerentemente con il posto di lavoro per il quale ci si propone e con le aspettative del datore di lavoro. Non bisogna essere prolissi – tre pagine sono più che sufficienti – ed è indispensabile evitare refusi ed errori di ortografia.
Quali canali sfruttare?
Grazie a Internet, si sono moltiplicati i canali che possono essere utilizzati per la ricerca del lavoro e per la presentazione delle domande. I centri per l’impiego costituiscono un prezioso e affidabile punto di riferimento, anche se molto spesso gli italiani preferiscono optare per la cara vecchia raccomandazione basata sul passaparola. Nulla vieta di recarsi fisicamente presso le aziende a cui si è interessati per consegnare a mano il proprio cv, ma è sempre meglio accertarsi in anticipo che tale pratica sia accettata dai recruiter: in molti casi, infatti, le imprese accolgono unicamente i curriculum che vengono inoltrati online, a un indirizzo mail ben preciso o tramite il form apposito previsto sul loo sito web. Perfino i social network, comunque, rientrano tra i canali a cui ci si può affidare per trovare un impiego: basti pensare a Linkedin, che offre molti modi per farsi conoscere, per promuovere il proprio modus operandi e per costruire un network di relazioni significative.
Le lingue straniere
Può sembrare banale sottolinearlo e ripeterlo, eppure ancora oggi la conoscenza delle lingue straniere da parte degli italiani rappresenta un punto debole: ecco perché la formazione si deve concentrare anche su questo aspetto. Non bisogna pensare che essere stati ottimi studenti di inglese alle scuole superiori basti per riuscire a destreggiarsi nel mondo del lavoro con successo. La competenza va sempre aggiornata, e sono numerosi gli aspetti su cui si deve intervenire, dalla pronuncia all’acquisizione di un linguaggio tecnico e di un lessico specifico per l’ambito in cui si è impegnati. E, ovviamente, non c’è solo l’inglese: dal cinese al russo, passando per l’arabo, quando si sceglie una lingua da studiare ex novo è opportuno pensare ai nuovi mercati, che sono i più ricchi.